lunedì 22 febbraio 2021

Abbracci e non solo

Quanto ti mancano gli abbracci? A me veramente tanto.

Io sono una grande abbracciatrice: abbraccio mio figlio sino a stritolarlo, mia mamma facendo attenzione perché ha male dappertutto, la mia amica Antonella mentre ci dondoliamo e urliamo dalla gioia, abbracci di varia intensità alle persone che di più contano nella mia vita.

Per questa ragione, ho scelto il nome Infeltriscimi proprio pensando ad un abbraccio.

Ma infeltriscimi non è solo questo, è anche una grande passione per i colori. Da bambina tingevo carta e pizzi con caffè, tè e fiori schiacciati; al liceo ho cominciato a giocare con Ecoline e matite inglesi, che compravo risparmiando sui soldi che mi venivano dati perché viaggiavo e potevo aver bisogno di qualcosa. Tra l'altro mi facevo un bel giro in tram per recarmi in un colorificio dove costavano un po' di meno e dunque potevo acquistarne qualcuna in più.

Quando poi ho iniziato l'università, mi sono appassionata al colore usato in architettura fin dall'antichità e ho cominciato a raccogliere articoli e libri sui quali ho scritto una parte della mia tesi.

 Adesso invece, cosa posso combinare con i colori?

Ho iniziato a sperimentare i centrifugati vegetali come acquerelli e ne ammiro i viraggi:

Per passare allo sfruttamento delle bucce di melograno per trovare gialli strepitosi:

Con tanta voglia di imparare, ho affrontato una giornata completa di mascherina sul volto per giocare con pigmenti naturali e pentoloni, in compagnia di simpatiche ragazze appassionate come me:

E adesso? Il prossimo progetto è un piccolo giardino tintorio sul balcone, per rendere ancora più personale il mio rapporto con gli abbracci del feltro, ma soprattutto spero che diventi un magico auspicio per tornare ad abbracciare le persone che amo.

Ma dimmi: ami gli abbracci?

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